Elezioni, Renzo Rosso: “Ci vuole una nuova classe politica con esperienza manageriale. Non salvo i partiti che hanno dato spallata a Draghi”

Elezioni, Renzo Rosso: “Ci vuole una nuova classe politica con esperienza manageriale. Non salvo i partiti che hanno dato spallata a Draghi”

«I dati Istat del primo semestre indicano una crescita dell’Italia del 3,4%, come è possibile che qualcuno abbia buttato via tutto questo. Non salvo nessuno di quei partiti che hanno dato la spallata al governo.

Draghi ha dato autorevolezza all’Italia a livello internazionale e quando l’ho incontrato mi ha illustrato i 55 punti ancora da realizzare per ottenere i soldi del Pnrr. Denaro da investire bene perché poi lo dobbiamo restituire, questo non lo dice nessuno».

Così, in un’intervista a Repubblica, l’imprenditore Renzo Rosso spiega il suo punto di vista sulla crisi di governo e come vede le prossime elezioni:

«L’Italia è stanca, prevale una mentalità vecchia con cui si prepara questa campagna elettorale, tutti criticano, offendono l’avversario, guardano al tornaconto personale. Penso che gli italiani siano stufi di questi comportamenti, hanno bisogno di parole costruttive, di sapere come si risolvono i problemi, senza odio». Sulla questione migranti dice: «Invece che mandare le navi a fermare i migranti dovremmo andare a parlare con i governi dei Paesi africani e cercare un accordo per regolarizzare i flussi. I grandi Paesi europei devono aiutare i piccoli Paesi. Gli investimenti diretti ridurrebbero enormemente l’impatto economico che la gestione dell’immmigrazione ha sulla nostra economia. Inoltre potremmo creare nuovi posti di lavoro, aiutare l’economia dei Paesi africani e questo consentirebbe di ridurre anche i flussi». Sulle priorità per il prossimo governo,

Rosso sottolinea:

«Bisogna andare avanti con l’introduzione del salario minimo e ciò sarebbe propedeutico anche a una revisione del reddito di cittadinanza. Recentemente sono stato ospite dei giovani industriali a Palermo e concordano con me nel dire che il reddito vada tolto o dato soltanto alle persone che veramente ne necessitano. Alcuni giovani preferiscono prendere il sussidio e poi fare qualche lavoretto in nero. Invece con un salario decente e la regola che se si rifiuta un lavoro si perde il beneficio, aumenta l’incentivo a mettersi in regola senza fare i furbetti». Inoltre, «parlare di ambiente mi sembra fondamentale, i rigassificatori ci vogliono, dunque facciamoli. Sulle rinnovabili abbiamo investito troppo poco, bisogna insistere per renderci sempre meno dipendenti in termini energetici da altri paesi. E investiamo anche sul nucleare, che produce energia pulita e non crea danni ambientali. Poi dobbiamo abituarci a riciclare la materia prima, convertire i rifiuti in energia. Non possiamo stare fermi su questi punti, non possiamo fermarci alle proteste di piccoli comuni o politici locali, o della burocrazia». Infine, su Giorgia Meloni conclude: «Finora ha fatto solo opposizione, troppo facile criticare senza dire come si possono risolvere i problemi. A mio parere ci vorrebbe anche una nuova classe politica con esperienza manageriale o di gestione alle spalle, che sappia tradurre in pratica nuove idee. Dobbiamo avere dei ministri competenti, non possiamo più vedere cose come i banchi di scuola a rotelle».

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Riguardo l'autore Redazione

1 Comments

  1. Il signor Renzo Rosso che dà lezioni su cosa e come fare, da imprenditore spiega come fare a creare posti di lavoro, ma sempre da imprenditore che produce abbigliamento marchiato” made in Italy” dovrebbe prima spiegare come mai produce all’estero parte delle sue produzioni ed eticamente parlando non di certo economicamente perché da questo punto di vista le ragioni sono note,il suo ragionamento da imprenditore di successo quale di certo è.
    Forse non a tutti è noto che parte dei suoi famosi abiti erano prodotti nella nota Bronte, dando lavoro a centinaia e centinaia di maestranze locali che per qualità e professionalità non erano di meno a nessuno, tant’è che il comune di Bronte conferì al signor Rosso la cittadinanza onoraria, ad un certo punto però lascio le commissioni preferendo da imprenditore che ragiona da imprenditore e non per mero mutuo soccorso, mercati migliori infischiandosene dei tanti lavoratori che avrebbero perso il lavoro. Grazie delle luminarie idee che ci offre

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