Caltanissetta, Paolo Belli mette fine a vecchia polemica: “Mie parole sulla città sono state male interpretate”

Caltanissetta, Paolo Belli mette fine a vecchia polemica: “Mie parole sulla città sono state male interpretate”

«La dichiarazione da me fatta durante la conferenza stampa di cinque anni fa, quando ero presidente della Nazionale italiana cantanti, aveva il solo ed unico obiettivo di rimarcare che nel nostro Paese ci sono delle persone perbene e delle persone che, invece, evidentemente non lo sono».

Lo ha affermato Paolo Belli in merito alla polemica sollevata a Caltanissetta sulla sua esibizione prevista per il 2 settembre per il «M’arricrio Music Fest».

Ieri due consiglieri comunali della lista «Caltanissetta Protagonista» hanno presentato un’interrogazione sostenendo che Paolo Belli in una intervista del 2017 definì la città come mafiosa. L’artista, in quella intervista, aveva parlato di un lancio di sassi contro il pullman della nazionale cantanti che nel 1994 venne a disputare una partita di solidarietà.

«Ci tengo a chiarire che le mie parole – sottolinea Belli – sono state evidentemente male interpretate e che la mia dichiarazione non fosse nel modo più assoluto un riferimento alla città di Caltanissetta ed ai suoi cittadini né tantomeno ai siciliani in genere. Collaboro da molti anni con artisti siciliani e amo questa terra come se fosse la mia. Del resto, sono più di trent’anni che vengo in Sicilia a fare concerti e iniziative, non ultima quella di Palermo dello scorso maggio in commemorazione della strage di Capaci. Mi auguro – osserva l’artista – che questo mio chiarimento possa spegnere la polemica una volta per tutte, ma colgo comunque l’occasione per scusarmi con chiunque possa essersi sentito in qualche modo offeso da una interpretazione distorta delle mie parole. Il mio unico obiettivo – conclude Belli – è restituire centralità alla musica e ad una manifestazione a cui ho aderito con entusiasmo. Grazie per tutte le persone che continueranno a far festa con la mia musica. Ci vediamo il 2 settembre!»

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