Catania, contagi in diminuzione e il Commissario Liberti rimodula i posti letto nei 3 ospedali: si punta a un ritorno alla normalità

Catania, contagi in diminuzione e il Commissario Liberti rimodula i posti letto nei 3 ospedali: si punta a un ritorno alla normalità

A seguito della diminuzione dei contagi da covid e con conseguente diminuzione dei ricoveri negli ospedali il commissario per l’emergenza Covid per l’area etnea Pino Liberti ha provveduto a rimodulare i posti letto covid nelle tre strutture ospedaliere catanesi: ossia un ulteriore 30% è stato riassegnato alla normale degenza.

“L’andamento dei contagi e dei ricoveri – spiega il commissario Pino Liberti – è confortante. I numeri, complici la copertura vaccinale e la bella stagione, sono diminuiti. In calo i casi che richiedono cure ospedaliere e il ricorso alla terapia intensiva. Con la rimodulazione puntiamo sempre più ad un ritorno alla normalità in tutti i reparti. I numeri ufficiali fotografano una bassa diffusione del contagio, ma va rilevato, come abbiamo già ricordato altre volte, che non è quantificabile il numero di positivi con i tamponi fai da te. Tantissimi, purtroppo, preferiscono non segnalarlo ai nostri uffici”. L’incremento dei posti letto per la degenza ordinaria è stato deciso oggi nel corso di un incontro voluto dal Commissario Liberti. Erano presenti i direttori generali e sanitari degli ospedali Cannizzaro, Garibaldi, Rodolico (San Marco-Policlinico) e dell’Asp.

“Il lavoro sinergico con il personale ospedaliero e il management delle aziende – sottolinea Liberti – resta di fondamentale importanza. I risultati conseguiti sono frutto di questa collaborazione. Va poi ricordata la positiva intuizione del governo regionale di creare “bolle” e “nuvole” per la gestione dei pazienti. Aver differenziato le aree di sintomatici, asintomatici e acuti ci ha consentito di gestire al meglio l’emergenza. Restiamo vigili e siamo pronti – conclude Liberti – a contrastare ulteriori colpi di coda del virus. La stagione autunnale e nuove varianti potrebbero, ancora una volta, metterci a dura prova. Quanto sta accadendo in Cina in questi giorni, con milioni di persone nuovamente in lockdown, crea allarme e preoccupazione”.

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