Il catanese Nicola Cannavò conquista la vetta del Monte Bianco: “La mia passione è nata con l’Etna. Ora sogno di scalare l’Everest”

Il catanese Nicola Cannavò conquista la vetta del Monte Bianco: “La mia passione è nata con l’Etna. Ora sogno di scalare l’Everest”

Nicola Cannavò giovane catanese di 27 anni ha compiuto una meravigliosa impresa: ha scalato il Monte Bianco piantando il vessillo della Sicilia. Il ‘primo passo’ della straordinaria impresa è partito da Catania. È lui stesso a raccontare al Corriere Etneo a raccontare l’avventura, presa diretta.

Nicola, com’è nata la passione per la montagna.

Il catanese Nicola Cannavò conquista la vetta del Monte Bianco: “La mia passione è nata con l’Etna. Ora sogno di scalare l’Everest”“Sin da piccolo ho sempre avuto il desiderio di salire più in alto possibile e vedere il mondo da un’altra prospettiva. Il piccolo aereo di mio nonno era la perfetta risposta alla mia aspettativa. Fu così che mi appassionai al volo. Crescendo è nata in me la passione per la montagna. Il contatto con la natura, la solitudine e il silenzio mi suscitano delle emozioni indescrivibili. Da adolescente esploravo le montagne a me vicino e ovviamente tra tutte l’Etna, il vulcano più alto d’Europa. Ho iniziato andando con persone più esperte ma col tempo ho sentito il desiderio e la necessità di confrontarmi con la natura e con me stesso andando in solitaria.

“La mia prima scalata in solitaria – prosegue Nicola Cannavò – mi ha fatto capire la mia grande voglia di libertà e di misurarmi con me stesso. Il sentirmi da solo, la ricerca della solitudine e del silenzio che si tramuta anche in un silenzio interiore: questo è quello che cerco. Il sentirsi un tutt’uno con la natura e la grande crescita spirituale che ne scaturisce nel misurarsi con sé stessi: la fragilità dell’uomo a cospetto della forza della natura. La voglia di spingersi oltre, lì dove nessuno o pochi oserebbero. Scalare le montagne non è per me uno sport, ma una disciplina, una filosofia di vita. Filosofia che riporto nella vita di tutti i giorni e anche nelle mie opere in quanto pittore, scultore e poeta.

Perché tutto questo? Perché La ricerca di imprese memorabili? Perché questa passione per dipingere? Per scolpire? Per l’arte in generale? Ho cercato di darmi una spiegazione a tutto questo e ho capito che probabilmente il mio più grande desiderio è lasciare qualcosa a questo mondo.

Dalla Sicilia al tetto d’Europa

Quanto è durata la preparazione per la ‘conquista’ del Monte Bianco?

Ho impiegato sei mesi per prepararmi ad affrontare questa impresa. Tempo impiegato a progettare, ad allenarmi fisicamente ma ancor più mentalmente. Il tutto da solo, senza il parere di un esperto.

Il catanese Nicola Cannavò conquista la vetta del Monte Bianco: “La mia passione è nata con l’Etna. Ora sogno di scalare l’Everest”Ho cercato di capire quale fosse il periodo migliore, l’attrezzatura giusta e le difficoltà che avrei incontrato, ma anche la scelta del versante da scalare che mi desse più ispirazione. Il versante francese era ideale e così ho progettato il mio viaggio.

Sono partito in aereo da Catania e ho raggiunto Aosta, da lì bastano poche ore di macchina per Chamonix.

L’indomani, all’alba, ho iniziato l’arrampicata per raggiungere il rifugio Gouter. Al rifugio ho stretto amicizia con un ragazzo e alle 2:00 del mattino abbiamo indossato il vestiario, i ramponi e una torcia in testa: iniziavamo la nostra salita, la più complicata. Le difficoltà non sono di certo mancate e oltre al buio e alla nebbia la scalata si faceva sempre più ardua. Bisognava districarsi tra creste e crepacci, l’attenzione doveva essere massima. Con la quota l’ossigeno diminuiva e di pari passo la fatica aumentava al quadrato.

Ore interminabili che mi hanno fatto riflettere di quanto può essere inospitale e severa la natura. Del resto mi trovavo in un habitat non consono all’essere umano. Con le prime luci dell’alba ho intravisto la vetta e anche se sembrava vicino sapevo le difficoltà e i pericoli che ancora mi aspettavano.

Ma quella vista, vedere la vetta stagliarsi nel cielo mi ha dato quella carica in più che mi ha fatto accelerare in modo quasi inconsapevole.

Alle ore 7:00 la conquista della vetta (4810 mt): ho potuto piantare la bandiera della mia Sicilia e avere la consapevolezza di essere arrivato al mio obiettivo. Emozioni indescrivibili, pochi minuti e iniziava il percorso inverso, con tutte le difficoltà che immaginavo e che sapevo di dover affrontare. Infatti scendere non è così semplice come sembra, specialmente quando le forze scarseggiano, ma tutto è andato alla grande e posso dire di aver vissuto l’esperienza più bella della mia vita”.

La tua prossima impresa?

“Sono un amante delle alpi, quindi penso già al Cervino, al Dente del Gigante. Poi, ovviamente, dopo aver scalato il tetto d’Europa sogno di scalare il tetto del mondo, l’Everest”.

Il catanese Nicola Cannavò conquista la vetta del Monte Bianco: “La mia passione è nata con l’Etna. Ora sogno di scalare l’Everest”

Avatar

Riguardo l'autore Patrizia Orofino

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.