Diga di Pietrarossa, dopo 25 anni riparte il cantiere per il completamento: irriga quasi 18 mila ettari della Piana di Catania

Diga di Pietrarossa, dopo 25 anni riparte il cantiere per il completamento: irriga quasi 18 mila ettari della Piana di Catania

Dopo 25 anni di fermo a breve riparte il cantiere per il completamento della diga di Pietrarossa, nei Comuni di Aidone e Mineo, tra le province di Catania ed Enna.

Il presidente della Regione Renato Schifani ha i dato il proprio assenso all’ultima proposta pervenuta dal commissario straordinario Ornella Segnalini, nominata dal presidente del Consiglio dei ministri per gli interventi di completamento dell’infrastruttura. Il relativo decreto di approvazione, sarà pubblicato nei prossimi giorni, consentendo così a Invitalia, centrale di committenza per la Regione, di poter indire entro fine anno la gara da quasi 54 milioni di euro.

L’obiettivo è quello di giungere alla consegna del cantiere entro i primi sei mesi del 2023 e di completarlo nel 2026.

“È un risultato di portata eccezionale – evidenzia il governatore Schifani – tenuto conto che i lavori, già completati per il 95%, sono fermi dal 1997. Sono soddisfatto che in così poco tempo dal mio insediamento si sia potuta sbloccare un’opera di grande rilevanza, anche economica. In continuità con il precedente governo regionale che ha creduto nell’intervento, e ha inserito l’opera tra i progetti finanziabili con il Pnrr, oggi si può finalmente procedere al completamento di un’infrastruttura concepita ben quarant’anni fa. È una sfida notevole per la nostra Regione e per l’economia agricola della Piana di Catania, oltre al fatt Sbloccati i lavori della diga di Pietrarossa in Sicilia” .

E sullo sblocco dei lavori di della diga dopo 40 anni dal suo concepimento e dopo 25 anni di fermo del cantiere, si dice soddisfatto  il  Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Per Salvini si tratta di “un intervento di eccezionale attualità in un periodo di siccità come quello che stiamo vivendo, trattandosi di una grande diga vigilata dal Mit e che alimenta, con i suoi 45 milioni di metri cubi di invaso, la dotazione del sistema idrico più importante della Sicilia, quello che irriga ben 17.500 ettari della Piana di Catania”. Entro il prossimo 31 dicembre sarà pubblicato il bando dei lavori.

L’intervento ha un importo complessivo di 82,2 milioni di euro che non resterà un’eterna incompiuta, con un incredibile spreco di denaro pubblico” conclude Salvini.

Infatti l’ammontare complessivo del finanziamento è di 82 milioni di euro e prevede anche la sistemazione della “Statio romana di Casalgismondo”, un’area di sosta risalente all’epoca imperiale, con edifici e strutture a supporto dei viaggiatori e dei mercanti che si spostavano lungo l’antica arteria consolare che univa Catania e Agrigento.

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