Aerei, l’Antitrust apre istruttoria sul caro-voli nelle tratte per la Sicilia: nel mirino Ita e compagnie low cost

Aerei, l’Antitrust apre istruttoria sul caro-voli nelle tratte per la Sicilia: nel mirino Ita e compagnie low cost

Si accendono i fari dell’Antitrust sul caro-voli nelle tratte per la Sicilia e nel mirino finiscono non solo le principali compagnie low cost che operano sull’Isola – Wizzair, Easyjet e Ryanair – ma anche il vettore di bandiera, Ita Airways.

A darne notizia è il Codacons Sicilia, che il 13 dicembre scorso aveva presentato un esposto, in base a cui l’Autorità garante ha deciso di aprire un’istruttoria «per possibile intesa restrittiva della concorrenza». Anche lo stesso presidente di Regione, Renato Schifani, a inizio mese aveva accusato Ita di «fare cartello» con le low cost, nonostante il vettore sia a capitale totalmente pubblico, chiedendo un intervento da parte di via XX Settembre.

In particolare, l’attenzione è rivolta ai voli di classe `economy´ per le rotte da Palermo o Catania verso le città del Centro o del Nord Italia: Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (Malpensa, Linate e Orio al Serio), Torino e Bologna. Nella denuncia, il Codacons a suo tempo segnalava «presunte distorsioni della concorrenza», causate dai prezzi alle stelle dei biglietti aerei proprio in corrispondenza delle festività natalizie. Un rilievo che l’Autority ha ritenuto di dover approfondire perché, se accertata, l’operazione messa in atto dai vettori comporterebbe una violazione dei trattati europei, più precisamente dell’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che vieta qualsiasi accordo tra imprese che incida sul commercio tra paesi dell’Ue e che possa impedire, limitare o falsare la concorrenza.

Wizzair rispedisce le accuse al mittente:

quello italiano e in particolare siciliano è «un mercato molto competitivo, con un’offerta elevata, che nei periodi non di punta si traduce in prezzi bassi, mentre nei periodi di punta, compreso il Natale, le condizioni si invertono, con una domanda ancora più elevata che si traduce in tariffe più alte», spiega la compagnia ungherese in una nota. Da Ryanair e Ita invece, per ora, silenzio stampa.

Nei giorni scorsi i prezzi avevano raggiunto picchi di quasi 1000 euro a persona.

Secondo un’indagine realizzata da Assoutenti, il biglietto per la tratta Roma-Palermo – solo andata – arrivava a costare 370 euro con partenza il 21 dicembre e addirittura 511 euro se si partiva il 20 dicembre. Il volo Roma-New York, nella stessa data, costava 459 euro, annotava l’associazione, che accoglie positivamente quindi la notizia dell’indagine dell’Antitrust.

«La spesa per i biglietti aerei – sottolinea il presidente Furio Truzzi – risulta questo Natale particolarmente elevata, e non solo a causa dei pesantissimi rincari delle tariffe del comparto». Pesa il sospetto «di speculazioni e fenomeni anticoncorrenziali che sfruttano le maggiori partenze dei cittadini durante le feste per aumentare i guadagni delle compagnie aeree».

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