Un’evasione fiscale nel settore della commercializzazione delle auto estere è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Ragusa.
In particolare, i militari della Tenenza di Pozzallo hanno individuato un operatore commerciale che, attraverso un articolato sistema di frode, non ha dichiarato elementi positivi di reddito per oltre 1.373.000 euro, evadendo Iva per oltre 256.000 euro. Gli accertamenti effettuati, anche con l’attivazione della mutua assistenza amministrativa con gli organi collaterali della Germania e dell’Ungheria, hanno consentito di scoprire come la società, attraverso l’interposizione fittizia nelle fasi contrattuali di persone inesistenti, facesse apparire gli acquisti effettuati nell’esercizio d’impresa come acquisti effettuati tra privati.
“Tale modus operandi, oltre a consentire al rivenditore nazionale di eludere l’applicazione del regime impositivo Iva previsto per gli acquisti intracomunitari, con un ingente danno per l’erario – spiegano le Fiamme gialle -, ha determinato anche una grave turbativa del mercato, in quanto lo stesso ha potuto praticare prezzi particolarmente concorrenziali rispetto agli altri operatori del settore”.
Il rappresentante legale della società è stato segnalato all’autorità giudiziaria per il reato previsto e punito dall’art. 4 (dichiarazione infedele) del decreto legislativo 74/2000. L’indagine si inserisce nella più ampia ‘Operazione Huracan’, coordinata dall’ufficio di Torino della Procura Europea – Eppo (European Public Prosecutor’s Office), che ha visto coinvolti i fornitori esteri della società verificata e nel cui ambito sono già state arrestate cinque persone, effettuate 450 perquisizioni in tutta Europa (di cui 50 in Italia) e sequestrati immobili e auto di lusso in Italia, Belgio, Germania, Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.