Paternò, scempio sulla scalinata del Castello Normanno: vandalo scrive frasi d’amore. La rabbia del sindaco

Paternò, scempio sulla scalinata del Castello Normanno: vandalo scrive frasi d’amore. La rabbia del sindaco

Associazioni non profit ma anche semplici cittadini chiedono da tempo all’attuale amministrazione comunale di lavorare concretamente per la valorizzazione e la tutela della Collina storica.

Una richiesta che arriva proprio a poche ore dalla scoperta dell’ennesima atto vandalico che subisce l’Acropoli.

Questa volta un soggetto, probabilmente un giovane innamorata folle della propria ragazza ha scritto sulla scalinata che porta all’ingresso principale del Castello Normanno una frase d’amore dedicata alla propria ragazza. Ancora una volta quindi l’acropoli di Paternò che avrebbe dovuto essere in teoria un volano per il turismo è oggetto di attenzioni che non la valorizzano.

In questi anni il Castello Normanno e della Chiesa Madre o della scalinata settecentesca, sono stati trasformati in in veri e propri “fogli” di quaderno o “tele” sui cui improvvisati poeti o pittori scrivono le proprie memorie o riproducono disegni volgari.

Tempo addietro la Chiesa Madre e la scalinata settecentesca furono oggetto di due interventi di riqualificazione costati diversi milioni di euro. Per non parlare poi dello scavo archeologico presente dinnanzi la Chiesa di Cristo al Monte.

Uno scempio totale.

La scritta lasciata sui gradini che portano all’ingresso del dongione normanno è stata condannata dal sindaco Nino Naso attraverso un video pubblicato sulla propria pagina social; Naso in compagnia dell’assessore Giovanbattista Caruso e del caposettore alla cultura Anna Maria Caruso invita i cittadini e in particolare i giovani ad amare la propria città e i suoi beni monumentali.

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1 Comments

  1. Caro sindaco, questo è ciò che stai allevando nella nostra città, i giovani vedono te e i tuoi assessori privi di tutto, privi di cultura e conoscenza addirittura. l’ ultimo scempio in ordine di tempo lo avete fatto voi alla villa con il mercatino dei morti invitando persone di dubbia moralità quindi, mi domando cosa state facendo per inculcare, ai giovani della nostra comunità, il rispetto delle cose pubbliche delle regole e dell’educazione. Non c’è angolo della città dove qualcuno non vende qualcosa , il pescivendolo il fruttarolo il campagnolo e, addirittura in Piazza indipendenza, dove voi avete messo la catrame per riempire i buchi, vendono acqua occupando metà della carreggiata, non citando il macellaio di fronte la chiesa di Sant’Alfio che si permette il lusso di fare quello scempio con il braciere invadendo la città e la chiesa piena di fumo e poi ti meravigli e ti indegni se qualcuno imbratta la scalinata? Ti sei dimenticato che hai fatto mettere il camion dei panini al Castello? Sei come i coccodrilli

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