Biancavilla, omicidio Valentina Salamone: si cerca il secondo assassino. Famiglia dice no ad archiviazione chiesta da Procura generale

Biancavilla, omicidio Valentina Salamone: si cerca il secondo assassino. Famiglia dice no ad archiviazione chiesta da Procura generale

La famiglia di Valentina Salamone, la 20enne biancavillese trovata impiccata il 24 luglio del 2010 all’interno di una villetta di Adrano e per la cui morte è stato condannato all’ergastolo Nicola Mancuso, si oppone all’ archiviazione proposta dalla Procura generale in merito al complice che avrebbe aiutato Mancuso nell’omicidio e nell’inscenare il presunto suicidio.

A darne notizia è il quotidiano “La Sicilia”.

Durante i rilievi i RIS di Messina trovarono diverse tracce di DNA che portarono dapprima a all’identificazione di Mancuso presente quindi sulla scena del delitto, nonche di un altro soggetto indicato come “Maschio 1” che è rimasto, fino adesso ignoto, nonostante le indagini condotte dagli inquirenti. I tempi per la giustizia sono scaduti, cosi il procuratore generale Antonio Nicastro ha chiesto al GIP Stefano Montoneri l’archiviazione.

Il legale della famiglia Salamone, l’avvocato Dario Pastore ha depositato l’opposizione e qualche giorno addietro si è tenuto l’udienza davanti al Gip Montoneri.

L’avvocato Pastore ha chiesto al GIP di “rigettare la richiesta di archiviazione e ordinare alla procura generale di Catania il compimento dell’ulteriore attività di indagine al fine di addivenire alla compiuta identificazione di “Maschio 2”. All’udienza era presente la sorella di Valentina, Claudia Salamone la quale a “La Sicilia” ha detto che “Valentina ha avuto giustizia solo a metà. Archiviare questo secondo capitolo sarebbe come non dare completa verità al caso. Ricordiamoci che c’è un secondo assassino che è ancora a piede libero”.

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