Corruzione a Tremestieri, la farmacia e il ribaltone: il ‘patto’ politico tra Sammartino, Rando e Ronsisvalle

Corruzione a Tremestieri, la farmacia e il ribaltone: il ‘patto’ politico tra Sammartino, Rando e Ronsisvalle

Il “ribaltone”, così lo chiama l’on. Sammartino – intercettato al telefono mentre colloquia con Santi Rando, sindaco di Tremestieri. È il passaggio nella maggioranza dell’oppositore storico Mario Ronsisvalle sulla base di ciò che i magistrati considerano un ‘do ut des’.

L’utilità – scrivono i magistrati etnei – “…consiste nell’appoggio politico ed elettorale del consigliere Ronsisvalle Mario e della compagine politica cui lo stesso apparteneva sia nelle elezioni al Parlamento Europeo (dove veniva eletta la candidata Caterina Chinnici appartenente alla compagine politica del Sammartino) che nelle elezioni amministrative del comune di Tremestieri Etneo (dove veniva confermato nella carica di sindaco Santi Rando) – per compiere atti contrari ai doveri del loro ufficio consistiti nell’approvare la delibera n.18 del 10.06.2020, con la quale veniva stabilito che le farmacie presenti sul territorio comunale dovessero essere sei e non sette, in contrasto con i primari interessi della popolazione del comune ad una maggiore e più equa distribuzione del farmaco”.
Nel 2015, una precedente delibera aveva individuato – sulla carta – la nuova farmacia nella zona Ravanusa-Parco Cristallo.

Il 16 settembre 2018, il sindaco Rando chiama Sammartino al telefono. È quest’ultimo che apprezza l’operazione del ‘ribaltone”.

SAMMARTINO: sì… secondo me quello che voi state innescando in maniera intelligente, cioè
il ribaltone di RONSISVALLE oltre al finanziamento delle minoranze
RANDO: gli è arrivato all’orecchio
SAMMARTINO: no!
RANDO: ah.
SAMMARTINO: gli sta facendo innescare a tutti… ma scusate ma io perché mi devo stare a
pane ed acqua sempre?
RANDO: ah ah ah ah e quindi…
SAMMARTINO: quindi secondo me dovete… devi continuare a pressare su questa strategia di
una sorta di… allargamento tecnico.
RANDO: sì sì e vediamo chi viene …
Il giorno dopo la telefonata, nel ristorante “Fratelli La Bufala”, nel centro commerciale ‘I Portali di San Giovanni la Punta, si incontrano Santi Rando, Giuseppe Monaco, il consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle, il geometra comunale Michele Platania Michele e Pietro Alfio Cosentino. Non sanno di essere seguiti a distanza dalla polizia giudiziaria.

Le intercettazioni offrono il quadro degli obiettivi di ciascuno: creare un unico fronte politico, annullando qualsiasi opposizione.

“Esternando la propria apertura al progetto, – si legge nelle carte dell’inchiesta Pandora – il consigliere comunale Mario Ronsisvalle chiariva subito però le sue condizioni per garantire l’appoggio politico alla maggioranza: lamentava, infatti, che nell’anno 2015 era stata emanata dal Comune di Tremestieri Etneo una delibera che aveva consentito l’aumento del numero di farmacie presenti sul territorio comunale, incrementandone il numero da cinque a sette, nonostante non vi fosse, a suo avviso, la corrispondenza con il numero di abitanti previsto per legge; in considerazione di ciò, il Ronsisvalle, paventando un comprensibile danno economico per la sua farmacia, aveva
presentato ricorso per ottenere la revoca o una modifica parziale della citata delibera comunale al
fine di consentire l’apertura al massimo di una ulteriore farmacia, limitando quindi il numero
complessivo a sei, invece che sette.

È il sindaco Rando a parlare di un progetto politico comunale: “Dico, ragazzi anche che ci conosciamo alcuni da una vita, anche anagraficamente molto vicini, dico: oggi non potremmo pensare, questa è un’idea, intanto sui fatti. Ci programmiamo un paio di cose da fare tutti insieme, come programma, se li otteniamo, non potrebbe essere anche un’idea quella di costruire un progetto che possa proseguire, così come stiamo facendo senza creare altre difformità oppure competizioni”.
Pragmatica la replica di Ronsisvalle: “Santi, ascolta, è una questione di matematica, tu lo sai meglio di me. Se tu hai un parametro e quel parametro devi corrispondere, per stare dentro quel parametro, tu hai sposato un altro progetto, ti distrae da quel parametro, ti toglie risorse, soprattutto quando questo parametro non è calibrato come tu vorresti. Quindi io per venire incontro a te, per darti assistenza, ma non perché io … per partecipare ad un progetto, perché comunque penso che qualche idea ce l’ho, io ho bisogno di essere messo ogni momento non di serenità, di equità, perché se io non ho questa equità, ti spiego, io, purtroppo non lo vedo il progetto…”.

Una volta raggiunto il “parametro” richiesto, però, le cose cambiano.

“La preoccupazione del sindaco Rando – si legge nelle carte – , a quel punto, era quello di fare apparire giustificabili, all’opinione pubblica e ad eventuali attività di indagine, gli atti posti in essere per raggiungere il risultato promesso al Ronsisvalle di ridurre le sedi farmaceutiche inizialmente pianificate. I presenti all’incontro ritenevano più prudente, quindi, che la richiesta di revoca della delibera del 2015, fosse avanzata dal Ronsisvalle nella qualità di parte interessata, mentre il gruppo politico capeggiato da Cosentino Pietro Alfio e Rando Santi avrebbe avuto il compito di votare e/o far votare la revoca della stessa, in virtù di pretestuose violazioni di legge”.

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