
Giovanni Brusca è un uomo libero: l’ex boss della strage di Capaci esce dal programma di sorveglianza
ROMA. Giovanni Brusca, l’uomo che azionò il telecomando nella strage di Capaci e che ordinò l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, è ufficialmente un uomo libero. Dal 1° giugno 2025, dopo aver scontato 25 anni di reclusione ed essere stato sottoposto per quattro anni a misure di sorveglianza speciale, Brusca non ha più alcuna restrizione, se non quella della protezione sotto falsa identità prevista per i collaboratori di giustizia.
Brusca, soprannominato “’u verru” (il porco), fu uno dei più spietati esponenti di Cosa nostra. Boss del mandamento mafioso di San Giuseppe Jato, legatissimo a Totò Riina, è stato tra i principali artefici della stagione stragista dei Corleonesi. Ha premuto il telecomando che nel 1992 fece saltare in aria l’autostrada nei pressi di Capaci, uccidendo il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta.
Il dolore di Maria Falcone
Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso, ha commentato la notizia con parole misurate ma forti:
«Come cittadina e sorella non posso nascondere il dolore e l’amarezza. Ma come donna delle istituzioni, affermo che questa è la legge: quella voluta da Giovanni, ritenuta indispensabile per combattere la mafia dall’interno».
Ha riconosciuto che la collaborazione di Brusca ha portato all’arresto di numerosi mafiosi e al sequestro di beni, ma ha anche sottolineato che restano zone d’ombra, soprattutto sui beni a lui riconducibili.
«Brusca è autore di crimini orrendi. Il mio giudizio personale resta distinto da quello istituzionale».
Il passato di sangue
Arrestato nel 1996, Brusca ha confessato oltre 150 omicidi. Tra questi:
- l’omicidio del colonnello Giuseppe Russo (1977)
- l’autobomba che uccise Rocco Chinnici (1983)
- la strage di Capaci (1992)
- il sequestro, la detenzione per 779 giorni e l’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido.
Il 31 maggio 2021 fu rilasciato per fine pena, generando indignazione pubblica. Ora, dal 1° giugno 2025, è un cittadino libero sotto protezione.