«Possiamo parlare, nell’anno 2025 che volge al termine, dei risultati ottenuti che penso siano stati importanti su tutti i fronti, sia quello del contrasto alla criminalità organizzata che opera a livello territoriale, con le estorsioni e lo spaccio di stupefacenti, sia anche su quelle di tipo mafioso e a un livello superiore, diciamo, politico-istituzionale».
Lo ha detto all’ANSA il procuratore di Catania :contentReference[oaicite:1]{index=1}, che ha rilevato «la capacità delle organizzazioni mafiose di fornire ciò di cui i politici hanno più necessità: il voto di scambio».
«La mafia ancora oggi – ha evidenziato il magistrato – è capace di mettere a disposizione quel pacchetto di voti che “sposta”. Non voglio dire che tutti i voti provengono dalla mafia – ha infine precisato il procuratore – ma se già controlla un 5-10% dei voti può spostare gli equilibri da una parte o dall’altra, sia in una piccola comunità che in una realtà più importante».
