Paternò: “Scuola va vissuta in presenza”. Comitato ‘Punto e a capo’ incontra il Commissario Covid Liberti

Paternò: “Scuola va vissuta in presenza”. Comitato ‘Punto e a capo’ incontra il Commissario Covid Liberti

“La scuola va vissuta in presenza, la didattica a distanza crea alienazione sociale, dispersione scolastica, gap educativo”.

Una rappresentanza del comitato cittadino “Punto e a capo, di Paternò“, costituito di recente e già largamente partecipato, ha incontrato il commissario per l’emergenza Covid, Pino Liberti a cui ha presentato le proprie istanze.

“L’applicazione delle normative, spesso nebulose e contraddittorie, a macchia di leopardo, ha creato nella scuola e nei comuni una situazione di confusione e disparità. Servono linee guida precise e inderogabili”, hanno detto Andrea Maione, Valeria Costa e Fabiola Galvani, rispettivamente coordinatore, portavoce e responsabile della comunicazione del comitato. L’alto numero di vaccini nella fascia dei 12-19 anni supporta l’idea di una scuola come luogo sicuro, e certamente più di altri.

“E’ sulle vaccinazioni che bisogna soprattutto pigiare l’acceleratore”, ha detto Liberti, condividendo l’idea di un ritorno tra i banchi regimentato ma stabile. Il commissario ha quindi coinvolto il comitato in una collaborazione che si concretizzi nella promozione della vaccinazione per bambini e adolescenti.

“Se si raggiunge un certo numero- ha specificato il commissario Liberti-siamo pronti con le nostre squadre di medici e informatici della struttura a intervenire e immunizzare chi ne faccia richiesta. Questa è la sola strada che ci porterà a una soluzione definitiva”.

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