Caccia, per il Wwf il nuovo calendario venatorio preannuncia una mattanza: lettera-appello a Musumeci

[sg_popup id=”7489″ event=”inherit”][/sg_popup]Varato il nuovo calendario venatorio 2018/2019. Secondo il Wwf, il crescente peggioramento della regolamentazione venatoria in Sicilia negli ultimi anni  porterà adesso  ad un ulteriore ampliamento del periodo venatorio; all’abolizione delle giornate fisse di caccia; stessa sorte per il cosiddetto “limite di carniere annuale” per molte specie migratorie ( fino a 15 volatili al giorno ) e per il divieto di caccia nelle aree IBA (Important BirdBiodiv ersity Areas ). 

“Si tratta di previsioni vergognose – dichiara Ennio Bonfanti, responsabile regionale del settore fauna del Wwf – perché hanno un solo dichiarato scopo: la deregulation venatoria per trasformare la Sicilia in un immenso poligono di tiro contro gli animali selvatici. Autorizzare a sparare per oltre 5 mesi, persino in aree protette ed a specie in declino e contro i pareri scientifici di ISPRA, è una grave e sconsiderata istigazione al bracconaggio, un atto di arroganza istituzionale”. 
La fauna, spiega Bonfanti, è considerata dalla legge italiana un patrimonio indisponibile dello Stato e non è un trastullo per i cacciatori. Il calendario venatorio, di conseguenza, deve tener conto in primo luogo dell’esigenza di tutelare questa fauna e non può ignorare le indicazioni ISPRA”
Per questi motivi il Wwf, nelle sue varie espressioni territoriali, ha firmato una lettera appello al presidente della regione Musumeci con l’invito a riformulare il decreto nel rispetto della normativa vigente. É giunto il momento, osservano i rappresentanti del Wwf, di far prevalere una coscienza etica e civile a difesa di un patrimonio che è bene comune e non permettere lo scempio che piccole lobby vogliono continuare a fare ai nostri danni.

Avatar

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.