Mafia, “Salviamo il quotidiano La Sicilia”: la provocazione de “I Siciliani giovani”

Instaurare un dialogo con gli amministratori giudiziari del quotidiano ‘La Sicilia’ di Catania per “discutere la ristrutturazione del giornale ed il suo ritorno come giornale sano sul mercato mettendo a disposizione” degli amministratori giudiziari la loro “professionalita’” per “salvare il giornale”. Questa la proposta-provocazione della redazione de ‘I Siciliani Giovani’ – parte dell’eredita’ professionale ed etica di Pippo Fava – che, dopo il sequestro dei beni dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, vorrebbe cosi’ “salvare un giornale fuori mercato”. Proposta avanzata ieri a Catania durante un incontro con la stampa al quale hanno preso parte i redattori Riccardo Orioles, Giovanni Caruso e Matteo Iannitti. 
“Da parte nostra – hanno detto – c’e’ una dichiarazione di solidarieta’ e disponibilita’ con la testata. Alla redazione dico ‘Non siamo i vostri nemici. La guerra e’ finita. Pensateci”. “Finalmente – ha detto Iannitti, candidato sindaco nel 2013 con Catania bene Comune – si fa luce su 40 anni di storia. La situazione del gruppo Ciancio era assai nota. Noi come Siciliani lo denunciamo da anni. Ora siamo dinnanzi ad una crisi verticale del giornale. L’unico giornale cartaceo della citta’ rischia di chiudere non per i provvedimenti della magistratura ma perche’ di fronte di una crisi finanziaria senza precedenti”. “Apriamo una fase nuova. Pensiamo – ha aggiunto – che in questo momento dobbiamo fare in modo di lanciare un progetto editoriale per ‘La Sicilia’, che dev’essere riconsegnato all’informazione libera. Questo non significa mandare a casa i giornalisti ma tutelarli lanciando un progetto editoriale che possa finalmente rappresentare la cittadini”. “In fondo un sogno c’e’. L’intenzione passionale politica c’e’. Siamo consapevoli – ha detto Caruso – che ci sono delle dinamiche che dobbiamo capire. Non e’ vendetta ma amore di giustizia. Era come dicevamo”. 
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