Mafia e calcestruzzo, nell’Ennese 3 arrestati per ‘Goodfellas 2’: c’è il capomafia di Calascibetta

 

Con l’accusa di avere gestito le forniture di calcestruzzo e di avere imposto il pizzo ad alcuni imprenditori della zona dell’ennese, la Squadra mobile di Enna ha arrestato tre persone. Uno è ritenuto il nuovo capo famiglia di Cosa nostra a Calascibetta, e deve rispondere di associazione a delinquere di stampo mafioso. In manette anche due imprenditori, titolari di una ditta edile calcestruzzi che “grazie alla protezione di Cosa nostra – dicono gli inquirenti – hanno assunto una posizione di egemonia per la fornitura di calcestruzzi”. Durante le perquisizioni sono state trovate ingenti somme di denaro.
L’operazione costituisce il proseguimento dell’inchiesta ‘Goodfellas’ del giugno 2017, condotta dalla Squadra mobile di Enna e dal commissariato di Leonforte. Secondo gli inquirenti, gli stessi imprenditori finiti in manette, e accusati di concorso esterno in associazione mafiosa, avrebbero fatto da intermediari per il pagamento del pizzo tra la cosca e le imprese taglieggiate.

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