Rifiuti, il ministero dell’Ambiente boccia il piano della Regione: “Matita blu per passaggi sgrammaticati”

Un piano rifiuti “inutile” e “sgrammaticato”. Il ministero dell’Ambiente demolisce la strategia messa in piedi dalla Regione siciliana per uscire da una emergenza che dura da diversi lustri.

Proprio ieri la presidente della Commissione regionale dell’Ars aveva esultato:
“Va in aula il ddl sui rifiuti, una legge organica – diceva Giusy Savarino – che finalmente dara’ ordine ad un sistema che fino ad oggi e’ stato governato dal caos. Grazie al governo Musumeci”. Non è d’accordo il ministero secondo cui il documento è carente delle “informazioni e analisi tecniche fondamentali per valutare la sostenibilità del piano”. E gran parte dei contenuti, si legge fra le quaranta cartelle, “risultano inutili a tale scopo”. Per di più “importanti decisioni” sulla chiusura del ciclo dei rifiuti “sono rimandate a future valutazioni e non si comprende quale sia il percorso per raggiungere alti livelli di raccolta differenziata”. Su questo aspetto, peraltro, i dati forniti dall’esecutivo regionale risulterebbero difformi rispetto a quelli forniti dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Contestata anche l’assenza di linee guida che non possono essere demandati agli enti locali; e fa storcere il naso la circostanza che il piano regionale si basi su una proposta normativa e non su una legge in vigore.
Pesano pure, eccome, i rilievi di natura ‘sintattica e ‘semantica’ del piano, a causa di “frasi di difficile comprensione, che utilizzano terminologie e definizioni che non trovano riscontro nel dettato normativo europeo e nazionale in materia di rifiuti”. Termini come “occhiutamente” o “coevamente” hanno messo in difficoltà Roma.

Così come punteggiatura “prima del verbo” che non consentirebbero di capire “a quale soggetto si riferisca”, o “frasi insignificanti”…

L’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, il tecnico veneto Alberto Pierobon, assicura: “Stiamo approfondendo le consuete osservazioni del ministero dell’Ambiente. Avevamo gia’ avuto diverse interlocuzioni coi tecnici romani su alcuni passaggi che comunque non toccano l’impianto del piano. In commissione sono stati evidenziati altre osservazioni che interessano allegati del piano redatti dai tecnici del dipartimento. Anche su queste note, che toccano più lo stile espositivo che la sostanza, avrò modo di mettere mano personalmente al testo per chiarire i dubbi di Roma”.
Oltre lo ‘stile’ il ministero ha sottolineato in blu anche acronimi a quanto pare fantasiosi, come quelli per indicare la ‘Frazione organica da raccolta differenziata’: “Ford”… Ma al di qua dello stretto, a giudizio di Roma, sembrerebbe che siano fermi i ‘motori’ di una soluzione strutturale della crisi dei rifiuti.

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