Catania, 16 misure cautelari in carcere: due gruppi importavano droga da Spagna e Sud America (VIDEO)

Si conclude con altri sedici arrestati l’operazione “Stop and Go” della Guardia di finanza che tra gennaio 2016 e maggio 2017, portò all’arresto in flagranza di 27 persone per traffico di stupefacenti e al contestuale sequestro complessivo di circa 100 chili. di hashish, 70 di marijuana, 10 di cocaina e 4 di eroina. Sono stati i finanziari del comando provinciale ad eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale etneo nei confronti di 16 persone indagate, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e, nello specifico, al commercio di hashish, marijuana, eroina e cocaina. La droga immessa nel mercato avrebbe fruttato agli strutturati gruppi criminali oltre 5 milioni di euro. Nel dettaglio, l’indagine dei finanzieri del Gico di Catania ha permesso di smantellare due distinte compagini con base operativa a Catania e ramificazioni attive a Torino, Siena e Reggio Calabria, nonché in Spagna e Sud America.
Un primo gruppo criminale era composto dai fratelli Alfio e Giuseppe Maggiore, Orazio Valentino, quali promotori, catanesi originari e attivi nel quartiere Librino, nonché da Vincenzo Oneto di origini palermitane e dal catanese Daniele Stivala, i quali si occupavano di procurarsi rilevanti quantitativi di hashish ed eroina a Torino per poi trasportarla a Catania rivendendola all’ingrosso ai fornitori di piazze di spaccio nei quartieri di Librino, San Cristoforo e Villaggio Sant’Agata. Allo stesso gruppo appartiene Giuseppe Vasta, già arrestato con 1,3 chili di cocaina nascosti tra salumi nonche’ per la detenzione illegale di un’arma clandestina e munizioni. Vasta era il principale collettore dei traffici illeciti del gruppo capeggiato dai fratelli maggiore. Ulteriori acquirenti dell’associazione criminale dei maggiore sono stati Gianluca Giarrusso, arrestato nel marzo 2017, destinatario di un carico di 27 chili di hashish: la droga era stata occultata in una cassa di legno per vini all’interno della quale vi erano 53 pacchetti, protetti ciascuno da un palloncino colorato e doppiamente avvolti con plastiche sottovuoto; Omar Sacco e Marco Gallo Cassarino, organizzatori di due compravendite di stupefacenti, una di cocaina proveniente dalla Calabria e destinata alle citate piazze di spaccio catanesi e una di hashish da Torino al mercato della Sicilia orientale; Salvatore Stivala, tra i promotori di una compravendita di hashish sulla rotta Torino-Catania. Differente compagine, con proiezioni internazionali, che alimentava le piazze di spaccio di Siracusa: era costituita da Angelo Messina, siracusano, committente e acquirente finale; Gino Guzzardi, siracusano organizzatore dell’importazione di cocaina dal Sud America (principalmente da Santo Domingo e dalla Colombia); Emanuele Bussoleti e Simonetta Mazzolai corrieri della droga; Leandro De Jesus Leon Herasme Matos e Bizchmar Capellan Omeris, della Repubblica Dominicana, quali fornitori della cocaina. Nel corso delle indagini, i Finanzieri catanesi specializzati nelle operazioni antidroga hanno intercettato – seguendo i fornitori sudamericani che rifornivano il gruppo siracusano capeggiato da Messina e Guzzardi – due consegne di prova. La prima, dalla Spagna alla Sicilia, nel marzo 2016 a Genova, pari a 1,6 chili di cocaina all’interno della batteria dell’autovettura del corriere. Una seconda, sempre sulla rotta Liguria/Sicilia, nel settembre dello stesso anno, di 2,6 chili di cocaina confezionata con cellophane e nastro da imballaggio in un tower, un diffusore acustico trasportato come valigia da uno dei corrieri giunto in treno nella stazione ferroviaria di Catania.

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