Chiesa e ‘ndrangheta, il Procuratore Gratteri apprezza il Vescovo Schillaci: “E’ diretto e concreto”

Di recente, durante un incontro sulla legalità, ho conosciuto il vescovo di Lamezia Terme, monsignor Giuseppe Schillaci, appena insediato. È stato molto diretto, concreto, senza quel linguaggio fumoso e volutamente ambiguo. C’è una nuova generazione di vescovi che fanno ben sperare per il futuro“. Chi parla è il Procuratore di della Repubblica a Catanzaro, Nicola Gratteri, intervistato dal settimanale Famiglia Cristiana. Il magistrato ha avuto modo di conoscere il Vescovo di Lamezia Terme, l’adranita Mons. Giuseppe Schillaci, nel corso di un incontro sui temi della legalità. Per Mons. Schillaci è stata la prima uscita pubblica dopo la Consacrazione a Vescovo del 6 luglio scorso.
Gratteri, nell’intervista al settimanale della Cei, ha ricordato di avere scritto nel 2013 – ad Antonio Nicaso – sui rapporti tra Chiesa e ‘ndrangheta: “È l’unico libro che mi ha dato problemi con alcuni vescovi che hanno reagito in maniera scomposta. Ho toccato un nervo scoperto“.
“Oggi la Chiesa in Calabria è migliorata tantissimo“, sottolinea il Procuratore di Catanzaro – stanno arrivando vescovi nuovi come quello di Locri, monsignor Francesco Oliva, che ha tracciato una linea nuova nella gestione della diocesi. Un capoclan gli aveva mandato diecimila euro per i lavori di ristrutturazione della chiesa e lui li ha rimandati al mittente. È un messaggio di rottura importantissimo: ‘Noi con voi non abbiamo nulla a che fare’. Poi ha spostato più di dieci preti che erano da anni nella stessa parrocchia. Sembra poco ma lui ha avuto la forza e il coraggio di farlo”.

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