Mineo, il giubbotto come contenitore delle arance rubate: 42enne di Ramacca finisce ai domiciliari

I Carabinieri della Stazione di Mineo hanno arrestato il 42enne ramacchese Antonio Nicolosi, perché resosi responsabile del reato di furto aggravato.

E’ notorio, in questo periodo di maturazione degli agrumi, come “l’oro di Sicilia” diventi preda di numerosi malviventi che, razziando i fondi agricoli, arrechino un danno enorme a quegli agricoltori che hanno investito ogni risorsa nella speranza di un raccolto remunerante.

Questi argomenti, evidentemente, non avranno di certo fatto breccia nel cuore dell’uomo che i militari, grazie all’intensificarsi dei predisposti servizi per contrastare lo specifico reato, avevano intravisto l’uomo lungo la SS. 385 in C.da Poggio Pizzuto mentre, con fare guardingo, accedeva attraverso un varco nella recinzione in un fondo agricolo privato.

I carabinieri hanno pertanto atteso pazientemente, verificando che Nicolosi utilizzava un giubbotto come recipiente per le arance appena asportate furtivamente che, poi, caricava all’interno della propria Fiat Punto parcheggiata a poca distanza.

L’uomo è stato bloccato e, ovviamente, non riusciva a fornire ai militari alcuna spiegazione circa la raccolta appena effettuata nonché del quantitativo di frutti, sino a quel momento una trentina di chili circa, che gli stessi avevano rinvenuto nell’autovettura, poi sequestrata.

Nicolosi dopo le formalità di rito è stato posto agli arresti domiciliari.

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