Mafia, 13 arresti nel regno di Messina Denaro: da Trapani a New York nuovo patto tra le cosche

Mafia, 13 arresti nel regno di Messina Denaro: da Trapani a New York nuovo patto tra le cosche

Sigillato un nuovo patto mafioso tra i boss del feudo del latitante Matteo Messina Denaro e gli affiliati residenti negli Stati Uniti.

E’ quanto emerge dall’operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Trapani che all’alba di oggi hanno arrestato 13 persone a Castellamare del Golfo.

Tra cui Francesco Domingo, detto ‘Tempesta’, fedelissimo di Matteo Messina Denaro, ritenuto dagli investigatori “come autorità di vertice tra le articolazioni mafiose trapanesi”, e “riconosciuto anche negli Stati Uniti d’America ove come noto si sono da tempo insediate e sviluppate ”cellule” di Cosa Nostra”.

Tra gli indagati dell’operazione denominata ‘Cutrara’ c’è il sindaco del paese, Nicola Rizzo: perquisiti abitazione e ufficio. Rizzo e’ destinatario di informazione di garanzia e invito a rendere interrogatorio.

Indagato pure un ex consigliere comunale di Castellamare del Golfo che aveva chiesto al boss di attivarsi per il recupero di un mezzo agricolo che gli era stato rubato, nonché un avvocato, ex consigliere Comunale di Trapani, che aveva concorso con Domingo e Francesco Virga nella estorsione ad un imprenditore agricolo.

L’ASSE CON GLI STATI UNITI

“Numerose sono state infatti le visite, intercettate dalle microspie e telecamere dei Carabinieri, di esponenti mafiosi della famiglia italo-americana Bonanno di New York che aggiornavano il capo mafia castellammarese delle dinamiche e degli equilibri di Cosa Nostra oltreoceano”, dicono ancora gli inquirenti.

Ma i mafiosi americani “chiedevano anche a Domingo l’autorizzazione per interloquire con altri esponenti del mandamento di Alcamo, peroravano le cause di conoscenti in patria, nonché veicolavano messaggi tra Domingo e i sodali in America”.

“Proprio con riferimento ai rapporti con Cosa Nostra statunitense Domingo incontrava, riservatamente nell’estate del 2018, anche il boss di Sciacca (Agrigento) Accursio Dimino, poi arrestato nel novembre dello scorso anno, e successivamente i suoi emissari”, spiegano i Carabinieri del Nucleo investigativo guidati dal tenente colonnello Antonio Merola.

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