Paternò, Gresta (M5S) e la mozione di sfiducia al sindaco: “Se non passa è sconfitta per la città che chiede cambio di rotta”

Paternò, Gresta (M5S) e la mozione di sfiducia al sindaco: “Se non passa è sconfitta per la città che chiede cambio di rotta”

Da 10 a 15 il passo è breve ma quasi impossibile.

Mentre si attende che la mozione di sfiducia presentata in Consiglio dall’opposizione e firmata da 10 consiglieri sia discussa e poi votata, i consiglieri ‘caccia Naso’ fanno i conti per cercare di capire se ‘quota 15’ è un traguardo raggiungibile.

Ripongono speranze sulla possibilità che anche altri consiglieri possano aderire alla mozione: Cirino e Virgillito, per esempio, che mesi fa avanzarono pubblicamente la proposta.

Dall’abaco dell’opposizione sta per venire meno il ‘consigliere surrogato’ Nino Valore dopo che ieri il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare contro il presidente del Consiglio Sambataro.

Sugli scenari politici che scaturiscono dalla mozione di sfiducia il Corriere Etneo ha intervistato il consigliere pentastellato Marco Gresta, tra i promotori dell’iniziativa.

Gresta, la mozione di sfiducia contro il sindaco Naso, oltre ai 10 firmatari ‘presentatori’, sta trovando altre adesioni tra i consiglieri?
Credo che ogni Consigliere comunale, in questi giorni, sia chiamato a una riflessione che poi porterà al voto in seduta di Consiglio. Sicuramente ci sono, e ci sono state in questi anni, molte critiche e lamentele anche da parte di chi non ha firmato la mozione di sfiducia. Ecco, mi piacerebbe capire, in seduta di Consiglio, la loro posizione.

Perché la mozione sia approvata occorrono 15 firme: pensate di raggiungere l’obiettivo?
Penso che l’obiettivo sia, anzitutto, aprire un dibattito sulle motivazioni, non solo politiche, che ci hanno spinto a presentare la mozione. La città di Paternò sta attraversando un periodo di profonda crisi, sociale ed economica. Il Covid19 ha rappresentato una tragedia in un contesto già profondamente deprimente. Per noi è arrivato il momento del cambio di rotta, anche a costo di andare a casa. Poi, l’esito dipenderà da quei consiglieri che non hanno firmato la mozione, ma in questi anni hanno aspramente criticato l’amministrazione, e sono ben più di quindici.

Avete messo in conto di non raggiungere l’obiettivo? Se dovesse accadere, la riterrete una sconfitta?
Se non dovesse passare la mozione di sfiducia sarebbe una sconfitta per la città, per i tanti cittadini che ci hanno chiesto a gran voce un cambio di rotta, un cambio di mentalità che con questo sindaco non potrà mai avvenire.

E’ esagerato pensare che i firmatari della mozione anti-Naso possano insieme trovare una sintesi quando si tratterà di trovare un candidato alternativo al nome dell’attuale primo cittadino?
Qualcuno la chiamerebbe fantapolitica, il nostro obiettivo è sempre stato e sarà costruire un progetto politico solido, basato su un programma elettorale serio e fattibile, frutto della condivisione con i cittadini, senza coalizioni di cristallo che alle prime frizioni si frantumano, come avvenuto al sindaco Naso.

Nel progetto ‘L’Alternativa’ il M5S che ruolo ha?
Penso che da qui al 2022 si paleseranno diverse ‘alternative’, sintomo di un enorme malcontento nei confronti dell’attuale sindaco. Il ruolo del M5S sarà sicuramente protagonista, questi anni in Consiglio comunale rappresentano un’esperienza amministrativa importantissima di cui faremo tesoro e che metteremo al servizio dei cittadini e della comunità paternese.

Nella seduta del prossimo 24 giugno, la mozione di sfiducia può già essere discussa?
No, la convocazione del 24 giugno è una prosecuzione di seduta che riguarda l’elezione del ‘nuovo’ presidente del Consiglio, questione che avevamo suggerito di rimandare a data da destinarsi, per chiarire la posizione del consigliere Sambataro, ma l’assise civica si è espressa diversamente.

Verosimilmente la mozione di sfiducia verrà discussa nella prima metà del mese di Luglio, anche perché ci sono alcune questioni ancora da calendarizzare e discutere in aula, emergenze del territorio come la surreale situazione delle tombe cimiteriali pagate e mai assegnate e il resoconto sulla distribuzione dei buoni spesa Covid19.

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