Adrano, voto corrotto: il processo s’inizia l’8 giugno del 2021: due consiglieri comunali tra gli imputati

Adrano, voto corrotto: il processo s’inizia l’8 giugno del 2021: due consiglieri comunali tra gli imputati

E’ fissato per il prossimo 8 giugno 2021 – ore 9.00 – davanti alla 1^ sezione penale del Tribunale di Catania l’inizio del processo per corruzione elettorale a 14 imputati, tra i quali i due consiglieri comunali di Adrano Federico Floresta e Maria Grazia Ingrassia.

Assieme a loro sono state rinviate a giudizio altre 12 persone coinvolte, a vario titolo, nella compravendita di voti.

Il Comune di Adrano si è costituito parte civile. – LEGGI QUI

Nel febbraio dello scorso anno è stato un “accertamento tecnico non ripetibile” a far trapelare la notizia dell’esistenza di una inchiesta relativa al traffico di voti messo in atto nel 2018 durante la campagna elettorale per l’elezione del sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale.

L’1 febbraio del 2019 i telefoni cellulari dei consiglieri Floresta e Ingrassia e di Antonio Furnari (marito di quest’ultima) vennero sequestrati per essere sottoposti agli accertamenti tecnici richiesti, l’acquisizione – cioè – dei dati in essi contenuti.

Alle amministrative del 2018 i due consiglieri Floresta e Ingrassia – candidati nella lista ‘Adrano Attiva’ – ottennero un pienone di voti. Alla luce delle vicende giudiziarie, il movimento Adrano Attiva – vicino all’ex sindaco Giuseppe Ferrante – ha espulso i due consiglieri.

Floresta, Ingrassia e Furnari, secondo l’accusa, avevano creato una rete di soggetti che in cambio di somme di denaro avrebbe agito per procacciare voti ai due candidati. Le somme di denaro per ciascun singolo voti oscillavano tra i 25 e i 50 euro. Nella ricompensa, in alcuni casi, erano comprese alcune utilità come pizze (il marito della consigliera è titolare di una pizzeria).

LE INTERCETTAZIONI

Il 31 agosto 2018 alle ore 20.49, Floresta parla con Antonino Furnari: “Questa, – afferma Floresta riferendosi ad una sua elettrice – a lei e a suo padre li ho pagati 2 volte 200 euro…” afferma Floresta “…ed ho preso un voto che per giunta a loro non gli hanno dato neanche i soldi. Capito? Perciò questa…ma io ho votato…mi ha fatto vedere anche la fotografia”.

Parlando di un altro elettore, nel corso di un’altra intercettazione telematica del 5 settembre 2018 (le elezioni comunali si sono svolte a giugno dello stesso anno) i due tornano sulle dazioni di denaro. “Sì, glieli ho dati circa 3 volte 50 euro – dice Floresta a Furnari – …faceva che me ne portava 20 (di voti ndr.) questi sono 1000 euro, 50 euro sono per te…un altro paio di volte…sono scarso e gli ho dato 50 euro”.

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