Sulla scia del legittimo clamore mediatico suscitato dalla trasmissione “Le Iene”,
la polizia tedesca ha deciso di riaprire le indagini sulla morte del giovane adranita Anthony Bivona, 24 anni, trovato privo di vita il 18 luglio scorso sulle scale del pianerottolo della casa di Darmstadt, Germania, dove il giovane si era trasferito per lavoro.
La presenza di una corda e le sbrigative conclusioni alle quali erano arrivati gli investigatori fecero archiviare il caso come suicidio.
All’avvocato tedesco della famiglia è ora arrivata, però, la notizia che tutti si aspettavano: le indagini della polizia si riaprono e finalmente può essere fatta luce sulla morte del giovane. E verità e giustizia si chiederà oggi pomeriggio nella fiaccolata organizzata alle ore 18.00 dalla famiglia e dagli amici di Anthony. Da via Viaggio, dove abita la famiglia, la fiaccolata si muoverà verso Corso Garibaldi. Al corteo partecipa anche il sindaco Fabio Mancuso.
GLI INTERROGATIVI DE “LE IENE”
Nel servizio di Ismaele La Vardera il legale della famiglia, avv. Francesco Messina, ha spiegato che il segno rilevato sul collo del giovane non è compatibile con l’impiccagione perché viene interrotto quasi a metà del collo.
La famiglia contesta anche il contenuto del rapporto di polizia secondo il quale il giovane non aveva un lavoro fisso e che, inoltre, gli era stata ritirata la patente per uso di droga e alcol. Anthony, invece, lavorava in un’officina di gommista ed era assai apprezzato dal titolare (intervistato nel servizio televisivo). Il ritiro del permesso di guida è legato ad eccesso di velocità.
Le nuove indagini dovranno approfondire le dichiarazioni della fidanzata di Anthony, Ylaida. Il giovane avrebbe litigato con lei dopo un incidente con la macchina.