Vaccino ‘a salve’, 3 fermati dalla Digos: c’è anche il leader No Vax Accetta. In un video infermiera svuota siringa

Vaccino ‘a salve’, 3 fermati dalla Digos: c’è anche il leader No Vax Accetta. In un video infermiera svuota siringa

Quattrocento euro. Era questa la tariffa per sottoporsi alla falsa vaccinazione e ottenere il Green pass.

E’ quanto emerge dall’indagine della Digos che stamattina ha portato al fermo di tre soggetti, fra cui il leader No Vax palermitano Filippo Accetta.

L’accordo prevedeva che, dietro il pagamento della somma in denaro, Anna Maria Lo Brano, infermiera all’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo di Palermo, somministrasse per finta le dosi di vaccino anti Covid permettendo così ai soggetti di ottenere il Green Pass. Oltre al leader No Vax e al suo amico, entrambi fermati, le vaccinazioni solo su carta sarebbe state somministrate ad altre 8 persone, tra cui un’infermiera dell’hub e un poliziotto in servizio alla Questura di Palermo.

Gli agenti della Digos di Palermo che hanno condotto l’indagine sfociata nel fermo di tre persone,

tra cui un’infermiera dell’hub vaccinale della Fiera, da mesi seguivano i No Vax protagonisti delle manifestazioni contro il vaccino. Filippo Accetta, anche lui tra i fermati, era uno dei più accaniti tanto da avere partecipato anche alla manifestazione a Roma conclusa con l’assalto alla sede della Cgil. Di cause Accetta ne aveva già abbracciato diverse. Prima leader dei disoccupati, poi degli ambulanti. Adesso al centro dei suoi interessi c’era la pandemia. Era diventato punto di riferimento grazie alle dirette sui social. «Non mollate, bisogna resistere – aveva scritto ieri in un post – a giorni ne sentiremo delle belle, la verità è vicina credetemi, la gente come noi non molla». Così quando i poliziotti lo hanno visto dirigersi verso l’hub della Fiera per vaccinarsi si sono insospettiti. Sia Accetta che l’amico Giuseppe Tomasino sono stati «vaccinati» dalla stessa infermiera, Anna Maria Lo Brano. Non poteva essere una coincidenza e infatti, grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza e alle intercettazioni si è scoperto che la siringa era vuota. Complessivamente sono undici i green pass bloccati in questa prima fase d’indagine a falsi vaccinati.

C’è un video su TikTok dove Filippo Accetta, il leader No vax, finge di vaccinarsi con una boccetta di un prodotto per il corpo della Johnson & Johnson.

«Anche Filippo Accetta si è vaccinato Johnson – dice nel video il leader no vax – poi dice che sono no Vax. Io mi vaccino perché credo al vaccino. Se non ci credete vedete. Mi sono vaccinato ora. Ho la febbre».

Accetta, i primi giorni dello scorso mese di agosto, era tra i partecipanti alla cena, con il leader della Lega Matteo Salvini al `Taco Loco´, un ristorante di Palermo. Una serata organizzata dal deputato regionale Vincenzo Figuccia, segretario provinciale della Lega a Palermo, al quale il leader no-vax era molto legato fino a due mesi fa. Ci sono anche video e manifesti che testimoniano il legame di Accetta con la Lega, in particolare quelli che mobilitarono il Carroccio per il referendum sulla giustizia con lo slogan `Chi sbaglia paga´. I rapporti si sarebbero successivamente interrotti.
«Ultimamente si era dato ai no-Vax», dice Figuccia, che preferisce non aggiungere altro. Accetta era pronto anche a candidarsi per le elezioni comunali della prossima primavera a Palermo. Ci sono anche dei volantini che lo ritraggono con la scritta `candidato al Comune di Palermo 2022´.

Una storia complessa, quella di Filippo Accetta: originario dello Zen, ex leader degli ambulanti, nel gruppo di ex detenuti e disoccupati `Sentinelle del verde´ che avevano ottenuto un impiego come volontari a tutela delle aiuole e che avevano rivendicato un processo di stabilizzazione che però non aveva avuto esito positivo, fino ad approdare alle battaglie no vax. Il figlio Vittorio, che ha un Caf, ha fondato qualche anno fa anche un movimento `Audaces Palermo´.

RAZZA: “AUSPICO AVVIO LICENZIAMENTO PER INFERMIERA”

«Da oltre un mese, nel pieno rispetto del segreto istruttorio, l’Ufficio del commissario per l’emergenza di Palermo ha fornito ampia collaborazione alla Digos nel corso delle indagini che si sono concluse con le misure cautelari oggi disposte. Le modalità con cui l’infermiera del Civico di Palermo avrebbe assunto condotte criminose per favorire no-vax non sono solo incompatibili con l’esercizio di una professione sanitaria, ma indignano a fronte di una emergenza pandemica che paralizza il mondo ed espone al rischio della vita centinaia di milioni di persone.
Auspico una immediata reazione in sede disciplinare con l’avvio del procedimento di licenziamento. Ma non sono meno gravi le condotte irresponsabili di quanti hanno avuto vantaggio dalle prestazioni rese». Così l’assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza ha commentato l’indagine della Digos che ha scoperto false vaccinazioni nell’hub della Fiera del Mediterraneo d Palermo.

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