Paternò, Naso accoglie due famiglie dell’Ucraina: tre minori studieranno nelle scuole cittadine

Paternò, Naso accoglie due famiglie dell’Ucraina: tre minori studieranno nelle scuole cittadine

Il sindaco di Paternò ha accolto questa mattina, nei locali comunali di Piazza della Regione, due famiglie fuggite dall’Ucraina, interessata da un conflitto di guerra.

Tre i minori: Artem, Kristina e Maria, che il sindaco Naso ha conosciuto e ai quali ha voluto subito offrire un’assistenza concreta, visto che le due famiglie vivono adesso a Paternò. Il sindaco ha contattato i dirigenti del Liceo Classico “M. Rapisardi”, del primo circolo didattico “Lombardo Radice” e della scuola media “Virgilio”.

I tre istituti si sono detti pronti ad accogliere i tre ragazzi.

“Da sindaco ho subito sentito forte la responsabilità, ma anche da padre e nonno, di aprire le porte della nostra città a chi in questo momento scappa da un conflitto di guerra scellerato – dichiara il sindaco Nino Naso – La nostra città non si fa trovare impreparata, accogliamo questi nostri fratelli in difficoltà ed offriamo loro tutta l’assistenza di cui hanno bisogno. Anche attraverso questi piccoli ma grandi gesti dimostriamo che Paternò ha un grande, enorme cuore”.

I tre minori ucraini, assolte le formalità di rito presso gli uffici della Questura nel capoluogo etneo, saranno accolti ed inseriti presso i tre istituti scolastici:

“Grazie alla disponibilità dei dirigenti scolastici Fiorella Baldo per il Liceo Classico, Angela Santangelo per la “Virgilio” e Valeria Maria Bombace per il I Circolo Didattico ha detto Naso – Si ringrazia per la pronta disponibilità anche gli insegnanti Angela Rita Pistorio, Antonio Coluccio e Barbara Santoro che sono intervenuti prontamente all’invito di questa mattina fatto dall’amministrazione comunale”.

Avatar

Riguardo l'autore Redazione

1 Comments

  1. Naso accoglie come Sindaco? bravissimo, la Città ringrazia, adesso accolga una famiglia come Cittadino di Paternò in prima persona, non chiedendo sempre agli altri di dare qualcosa.( La guerra non può essere merce di campagna elettorale)

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.