Paternò, denuncia del Pd su cimitero monumentale e tombe di famiglia: “Promesse e ritardi dall’amministrazione”

Paternò, denuncia del Pd su cimitero monumentale e tombe di famiglia: “Promesse e ritardi dall’amministrazione”

La mancata riqualificazione del cimitero monumentale di Paternò e la disattesa consegna delle 310 tombe di famiglia del cimitero di via Balatelle sono due questioni finite all’attenzione dei componenti del locale circolo del Partito Democratico, i quali nei giorni scorsi hanno effettuato due sopralluoghi nei cimiteri della città.

Paternò, denuncia del Pd su cimitero monumentale e tombe di famiglia: “Promesse e ritardi dall’amministrazione”Il Partito Democratico di Paternò, attraverso una nota stampa, attacca il primo cittadino Nino Naso specificando che “tra le tante promesse disattese dall’amministrazione comunale, in carica da più di sei anni, vi è, senza dubbio, quella di non aver saputo o voluto porre un freno allo stato di abbandono e di degrado del cimitero monumentale attraverso una concreta svolta a progetti di riqualificazione delle strutture, delle opere di ampliamento, della cura del verde e del decoro, destinati a rendere il ” luogo di culto” fruibile e accogliente”.

Il Pd si dice preoccupato rispetto alle condizioni del cimitero monumentale anche alla luce dell’ultimo censimento, atto a individuare tombe e loculi abbandonati senza tralasciare le “considerazioni in merito all’ordinaria manutenzione e alla gestione dei servizi cimiteriali, compresa la pulizia e lo scerbamento, praticati “a dovere” solo in prossimità di festività e ricorrenze”.

Dal sopralluogo effettuato i componenti del Pd hanno evidenziato che “percorrendo i Viali San Francesco, San Giovanni e San Luca, ci si imbatte in uno scenario davvero inquietante, caratterizzato da strutture fatiscenti, da interi blocchi di loculi lasciati nell’incuria, a rischio crollo e completamente al buio. Tombe e loculi che, scaduti i termini della concessione cimiteriale e in assenza di eredi, potrebbero essere requisiti e assegnati a nuovi concessionari mediante bando pubblico. Dai nostri sopralluoghi emerge- proseguono i Dem paternesi- che non esiste in atto alcuna opera di recupero dell’ex convento dei Cappuccini, dove rifiuti, sterpaglie e detriti deturpano la dignità di questo luogo. A tal proposito, ci chiediamo se l’attuale amministrazione abbia mai sollecitato un intervento da parte della soprintendenza ai beni culturali di Catania per porre fine a un siffatto scempio, spostando le centinaia di salme, ivi presenti, presso Largo San Vincenzo e procedendo alla necessaria riqualificazione”.

L’attenzione del Partito Democratico si è poi diretta alle “segnalazioni che ci sono pervenute da cittadini che, avendo partecipato al bando indetto dal comune di Paternò nel 2017 per la costruzione di 310 tombe di famiglia nel nuovo cimitero di via Balatelle, si sono ritrovati, in questi anni di lunga attesa, a dover seppellire il loro cari altrove. Una vicenda che ha dell’incredibile se si pensa che ogni utente ha versato nel 2018 una somma di 7.500 euro in un’unica soluzione senza poterne beneficiare ad oggi, visto che le suddette tombe non sono ancora state consegnate agli interessati.

Ritardi, promesse, e ancora ritardi, mentre crescono le domande delle 310 famiglie interessate, non ultima quella relativa ai termini di ultimazione dei lavori appaltati, previsti entro 450 giorni a partire dal giorno della loro consegna, ossia con decorrenza dal dicembre 2021- dicono quelli del PD- Continueremo a monitorare la vicenda con estrema attenzione, invitando l’amministrazione ad essere altrettanto attenta e responsabile, affinché si proceda, senza se e senza ma, alla consegna delle tombe in tempi brevi” hanno concluso i Dem.

Paternò, denuncia del Pd su cimitero monumentale e tombe di famiglia: “Promesse e ritardi dall’amministrazione”

Avatar

Riguardo l'autore Redazione

1 Comments

  1. I comunisti del Pd di paternò attaccano il sig. Sindaco bis sullo stato di degrado del cimitero monumentale ma non accorgono di tutti gli altri problemi che ha questo “paese” ( non è il caso di definirla città) in totale abbandono, all’anarchia, al traffico veicolare, alla mancanza di controlli da parte dei vigili urbani, alle soste selvagge e in doppia tripla fila da parte di individui scaltri/e furbi/e e malavitosi/e

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.